Parola d’ordine: Think Positive!
Una nuova idea per la scuola: Le DiVariazioni OnLive
Le incertezze generate dalla pandemia, ovviamente, hanno pesato un po’ sulla nostra programmazione. La voglia di recuperare il tempo perso, però, è stata più forte, ci ha spinto a ideare, per prima parte dell’anno scolastico, un format nuovo. Qualcosa di meno “impegnativo” (dal punto di vista logistico) di uno spettacolo teatrale, qualcosa che si potesse realizzare direttamente a scuola. Nascono, così, le DiVariazioni on LIVE. Naturale evoluzione delle DiVariazioni per tema, il nostro teatro didattico a distanza che ci ha permesso di restare in contatto con gli alunni anche in periodo pandemico, le DiVariazioni onLive sono incontri su di un autore del programma scolastico, realizzati direttamente a scuola, per unire la flessibilità di una lezione scolastica e la forza divulgativa di uno spettacolo teatrale. Il progetto prevede l’uso dei cellulari a scopo didattico, il ricorso ad immagini e brevi momenti di interpretazione; questo per promuovere una maggior consapevolezza nell’uso delle nuove tecnologie. L’obiettivo finale è contribuire a formare nei ragazzi la capacità di riflessione personale e la capacità di elaborare un commento ragionato.
Con il nuovo anno la scuola torna a teatro
Nel 2022, invece, saremo noi a fare gli onori di casa… Di città in città aspetteremo gli studenti a teatro per parlar loro di viaggi infiniti e migrazioni, ma anche per narrare loro un …”Racconto di inverno” .
I primi mesi del nuovo anno, infatti, vedranno i nostri attori salire sul palco con Il mare non ha porte e con The Winter’s Tale.
La prima opera ci è servita per trasmettere a coloro che sono tra i banchi di scuola l’importanza di una educazione civica. Attraverso la storia Yara e Said, ragazzi siriani innamorati e separati dal regime, affronteremo i concetti dell’universalità dei diritti, dell’integrazione, di identità nazionale.
The Winter’s Tale, tragicommedia di Shakespeare, sarà interamente rappresentata in inglese. Un inglese volutamente più contemporaneo e comprensibile, per arrivare ad una appropriazione del testo che ne smonti la “sacralità” attraverso gli strumenti del linguaggio teatrale e i riferimenti al patrimonio critico e ironico specificatamente giovanile.